Quando ho visitato Dunhuang sono rimasto incantato dalla particolarità del luogo circondato dalle dune dorate del deserto, dall’oasi della Crescent Moon, ma soprattutto da una sorta di sottile ispirazione nell’aria rarefatta, come se l’altipiano fosse ammantato da una luce straordinaria e da un silenzio misterioso. Poi ho visto le grotte di Mogao ed ho capito: questo tipo di percezione era già stata vissuta e dipinta nei secoli passati da tanti monaci buddisti. Nelle centinaia di grotte sono rappresentate storie di viaggiatori, popoli sparsi, sentimenti e umori di vita quotidiana, costumi e tradizioni millenarie e mi è sembrato di avere già sognato quel mondo curioso ed affascinante. Allora mi sono chiesto: come posso contribuire a valorizzare questi sacri luoghi della memoria che hanno fatto incontrare culture e genti diverse d’Oriente ed Occidente? Per fortuna, la Silk International Road ha onorato l’Accademia Dei Romani – Rome Fine Arts Institute di progettare prototipi di sculture, ispirate ai dipinti rupestri, al fine di realizzare opere monumentali sulla Via della Seta. È scaturita l’idea di promuovere il Concorso ARTMOGAOCAVES, partecipato da migliaia artisti, di cui qualche centinaio ha presentato varie proposte. Durante la pubblicazione del concorso abbiamo ricevuto attestati di incoraggiamento, ammirazione ed affetto da città come Venezia, Milano, Firenze, Perugia, Napoli e naturalmente Roma, poiché l’iniziativa testimonia il momento storico del grande sviluppo cinese, anche a Lanzhou e nella Provincia di Gansu. La valutazione svolta dalla commissione italiana ha selezionato 84 proposte, che poi sono state più specificatamente valutate dalla commissione cinese. Ne è scaturito un gruppo di 25 proposte, particolarmente attinenti ai dipinti rupestri, su cui ci siamo impegnati a realizzare altrettanti prototipi in materiali e tecniche diverse. La necessità di riprodurre le opere in grandi formati ha richiesto l’utilizzo della progettazione 3D, a cui ha fatto seguito la modellazione dei prototipi realizzata per la maggior parte con la stampa 3D. L’apporto diretto degli artisti è stato comunque notevole sia nella creazione che nella postproduzione. Infatti, alcuni prototipi sono stati realizzati più volte al fine di consentire la futura riproducibilità in grandi formati. La qualità del risultato manifesta l’entusiasmo vissuto da tutti, perciò ringrazio le commissioni di valutazione, il coordinamento concorsuale, gli operatori tecnici, tutti gli artisti partecipanti e naturalmente la governance di Dunhuang per la fiducia e lungimiranza accordataci. Questo tipo di manifestazione è servito a dimostrare che l’Arte, al pari della Via della Seta, è la Via per comunicare tra popoli e culture, superando qualsiasi barriera.
Gerardo Lo Russo Direttore Accademia Dei Romani